CRM 2.0 (con le mappe mentali)

Ero da un po’ di tempo alla ricerca di un sistema semplice e funzionale per fare un mio piccolo sistema di CRM, in cui collezionare le aziende e persone che conosco o con cui collaboro al fine di tenere sotto controllo al meglio le relazioni e i progetti.

Ho provato diversi tool 2.0 come  Highrise e Zoho CRM, escludendo a priori sistemi troppo complessi e quindi inadatti alla mia piccola realtà come Sugar CRM e Sales Force, che comunque conosco abbastanza bene. Tuttavia non sono riuscito a trovare in un’applicazione “preconfezionata” quello che faceva al caso mio, credo perchè per questo genere di cose dettare il workflow può essere troppo restrittivo, bisogna lasciare agli utenti la libertà di decidere come organizzare i propri dati e processi. Inoltre in alcuni casi, a mio avviso, i costi sono davvero troppo elevati e parzialmente giustificati (come nel caso di Highrise, adoro i prodotti 37signals ma a volte sono davvero troppo cari!); comunque non voglio entrare troppo nel merito dei sistemi che ho provato visto che non è lo scopo di questo post…

Dopo un po’ di ricerche qualche giorno fa mi è venuta un’idea: perchè non usare una o più mappe mentali per organizzarsi un proprio mini-CRM 2.0? Le avevo provate un po’ di tempo fa su consiglio di un amico e poi le avevo lasciate “nel cassetto”. La prima cosa che ho fatto è stata – ovviamente – cercare su Google se qualcun altro avesse già avuto la mia stessa idea e infatti ho trovato questo post da cui ho preso (per pigrizia :)) l’immagine che vedete di seguito (cliccate qui per vederla meglio).

mindmapping-for-getting-sort-of-crm-information

Ovviamente questa soluzione non è per tutte le aziende e professionisti, vale comunque la pena provare le diverse possibilità offerte dal mercato, ma questo mi sembra un metodo sicuramente originale, versatile ed economico. Inoltre potete utilizzare le mappe mentali per qualunque altro tipo di idea, progetto, brainstorming su cui riflettere e/o collaborare insieme ad altre persone.

Io attualmente sto usando FreeMind per la creazione di mappe mentali: è un tool free che basta e avanza per le mie esigenze, ma ne esistono anche altri a pagamento con maggiori funzionalità; personalmente sto facendo un pensierino su mindmeister, applicazione web 2.0 molto intuitiva disponibile anche offline (grazie a Google Gears) che offre la possibilità di editare le mappe collaborativamente in tempo reale, quindi sicuramente molto utile per le aziende e team di lavoro.

Reblog this post [with Zemanta]

Enterprise 2.0

Enterprise 2.0 è ormai un termine dal significato consolidato ma, soprattutto nel nostro Paese, sono davvero poche le aziende che ne apprezzano le possibilità dei processi e modelli organizzativi nonchè degli strumenti a disposizione. Un po’ come per il web 2.0, non si tratta dell’utilizzo di nuove tecnologie ma piuttosto di un uso intelligente all’interno dell’azienda di servizi e strumenti già esistenti in altri contesti (blog, social network, wiki, SOA, EAI, sviluppo di API per l’esterno, etc.).

Questo può essere applicato sia allo scopo di ottimizzare e rendere più light i processi interni e sia per interfacciarsi in modo innovativo, social e – secondo me – futuribile verso i propri clienti.

Ancora non ho creato delle categorie nel blog ma “Enterprise 2.0” potrebbe essere una di queste visto che ho alcune personalissime idee da condividere su come implementare processi innovativi nelle piccole e medie imprese un po’ a tutti i livelli aziendali…

Software libero, libertà digitali e la politica

L’amico Marco Prandini mi ha segnalato ieri un’iniziativa molto interessante che non conoscevo: http://www.carocandidato.org/

Di cosa si tratta? Molto semplicemente, per descrivere l’iniziativa, il sito recita questa frase:

Con la campagna “Caro Candidato” vogliamo sensibilizzare i politici ad occuparsi di software libero e libertà digitali.

Può essere quindi un criterio di valutazione in più per prendere in considerazione i candidati che hanno aderito all’iniziativa.

Reblog this post [with Zemanta]

Dropbox: backup, condivisione file e altro…on the fly

Dropbox logo

Da un po’ di tempo sto usando felicemente un servizio già approcciato da altre società ma a mio avviso mai risolto del tutto e bene, come invece è stato fatto da questa recente startup della Silicon Valley.

Dropbox è un sistema di backup, archiviazione con versioning e condivisione file completamente online. Può essere un’alternativa al classico hard disk esterno USB in cui vengono tenuti i backup dei vari computer che si hanno in casa e/o in ufficio, le foto, i video, i documenti o qualunque altra cosa vogliate archiviare o condividere.

Dropbox ha un’interfaccia web molto intuitiva tramite la quale potete accedere ai vostri dati in sicurezza da qualunque parte del mondo vi troviate con una connessione ad internet ed un browser web a disposizione. Potete anche installare l’apposita applicazione sul vostro computer Windows, Mac o Linux per accedere ai dati tramite una semplice cartella da posizionare dove preferite: potete installarla su tutte le macchine che volete e i dati saranno sempre sincronizzati bidirezionalmente in automatico (and of course: anche da e verso il web ovviamente).

Un paio di dettagli tecnologici:

  • la cartella di Dropbox è locale e la sincronizzazione è completamente gestita dal software quando si è online: in questo modo non si hanno rallentamenti lavorando direttamente sui file rispetto ad altre soluzioni che “montano” dei dischi di rete virtuali. Un contro di questa feature è che i file vengono scaricati su ogni computer in cui installate Dropbox, quindi si deve avere a disposizione lo spazio necessario nel disco fisso per ospitare tutti i file; una feature ovviamente molto richiesta è di poter scegliere le cartelle da replicare o meno sulle varie macchine: la dovrebbero realizzare a breve…
  • Dropbox utilizza Amazon S3 come servizio trasparente per l’utente. Questo è comunque garanzia di affidabilità vista l’ottima infrastruttura di ridondanza e sicurezza offerta da Amazon senza il bisogno di creare un’account apposito ad S3, gestire i dettagli tecnologici di iscrizione al servizio e i pagamenti basati sull’utilizzo di spazio e banda (come invece, ad esempio, bisogna fare nel caso di Jungle Disk).

Parlando di costi, la vostra Dropbox fino a 2 GB è gratuita ma se si vuole di più sono disponibili dei pacchetti a pagamento, come quello da 50 GB usato felicemente dal sottoscritto per 9,99 $ al mese.

Il mio consiglio è: provare per credere! 🙂

Reblog this post [with Zemanta]

Cupano, Brunello di Montalcino 2002Cupano, Brunello di Montalcino 2002

Quest’anno sono stato a Vinitaly con Valerio. E’ la seconda volta che vado a questa fiera, la prima è stata l’anno scorso, ma quest’anno potevo presentarmi come locanda, non come privato e c’è una certa differenza nel trattamento che si ha durante le degustazioni! 🙂

aziendaTra i tanti vini che avevamo selezionato a priori per la degustazione, uno in particolare che mi ha colpito al cuore è il Brunello di Montalcino 2002 della cantina Cupano, una piccola azienda agricola (ovviamente) situata nelle colline di Montalcino.

Fanno agricoltura biologica e degustando i loro vini si comprende chiaramente la passione che mettono in tutte le varie fasi: dalla cura delle vigne, alla selezione, fino alla vinificazione delle uve e la maturazione successiva in barrique.

 
brunello-di-montalcinoIl Brunello di Montalcino 2002, è un vino che lascia il segno, uno dei migliori Brunello che abbia mai degustato: è intenso ed ampio, colpisce subito tutti i sensi, i profumi secondari e terziari sono ben distinti ed allo stesso tempo perfettamente amalgamati tra loro: l’affinamento in botte dona delle note elegantissime di caffè espresso e liquirizia pur restando molto nitido il frutto rosso maturo e fiore di sottofondo.
Anche al gusto viene tutto confermato donando altre piacevoli sensazioni retronasali.

E’ fine, elegante, persistente, intenso e di perfetta armonia. E’ anche un vino vero e “duraturo” (potete lasciare la bottiglia aperta un po’ di giorni senza intaccarne la qualità), segno dell’agricoltura biologica.
E’ un vino pronto/maturo, il che significa che non ha ancora raggiunto il suo apice massimo e potrà migliorare ulteriormente tra qualche anno!

E’ un po’ costoso e si fa fatica a trovarlo in giro ma una buona enoteca degna di questo nome non può non averlo e se volete potete sempre andare direttamente in cantina, i proprietari sono molto simpatici e cordiali! Questo Brunello è uno di quei vini che va provato almeno una volta nella vita! 😉

Ho degustato anche il Brunello di Montalcino 2004 ed è senz’altro meritevole anche quello, vino che senza ombra di dubbio migliorerà nei prossimi anni di affinamento in bottiglia.

 

 

 

 

Reblog this post [with Zemanta]

Fastweb: servizio clienti permaloso

Premessa: ho ricevuto per tutta la settimana una telefonata ogni giorno alle 14 da una signorina del servizio clienti Fastweb per valutare un’offerta commerciale estremamente vantaggiosa riguardo alla linea della mia locanda. Le ho spiegato che ne avrei parlato con i miei soci anticipandole che sarebbe stato difficile accettare per un motivo che vi lascio intuire più avanti.

Oggi l’ultima chiamata.

Signorina: buongiorno, sono della direzione commerciale Fastweb (ndr: quindi non call center), nei giorni scorsi è stato chiamato da una mia collega per valutare un’offerta…ha deciso?

Io: si, finalmente sono riuscito a parlarne con i miei soci e abbiamo deciso di non accettarla

Signorina: Ah…e come mai? Le posso chiedere la motivazione?

Io: io e i miei soci abbiamo valutato che è troppo rischioso. Per la linea ADSL ci siamo rivolti a voi durante l’apertura della nostra attività e ci avete fatto credere per 4 mesi di riuscire ad attivarla. E’ stato un disservizio non da poco perchè abbiamo dovuto aprire l’attività senza numero telefonico e alla fine siamo ovviamente passati a Telecom che ha attivato tutto in meno di due settimane.

Signorina: ah ma le zone non sono tutte uguali…Se è rimasto scontento per un altro numero non significa che accadrà lo stesso su questo

Io: sto parlando della stessa identica linea, infatti avevo scelto voi perchè a Bologna – per la mia linea di casa – non ho avuto assolutamente problemi…

Signorina: ma quanto tempo fa è successo questo problema di attivazione?

Io: circa un anno fa

Signorina: le cose cambiano! E’ passato del tempo, ora non ci sono problemi, magari all’epoca non si poteva attivare, invece ora si!

Io: spero di no perchè è stato garantito prima dal commerciale (ndr: e come potrebbe essere altrimenti ;)) e poi dai diversi operatori del servizio clienti (30? 40?) che ho sentito a giorni alterni durante quegli splendidi mesi che ogni giorno mi garantivano la chiamata di un tecnico per l’attivazione entro i due giorni successivi. Le preciso che ancora oggi non ho capito quale fosse il problema e che non ci ha mai chiamato nessuno da Fastweb per motivare la cosa o scusarsi

Signorina: quindi lei non si fida di me? Mi sta dando della bugiarda?

Io: assolutamente no, non ho sfiducia in lei, al limite nell’azienda e visto che ora non ho problemi non vorrei andarmene a cercare di nuovi!

Signorina: se lei è malfidato non ho nulla da aggiungere, è stato gentilissimo lo stesso

Io: io si

A Fastweb i miei complimenti per aver conquistato così tanto una dipendente da farla sentire di essere “l’azienda”!Premessa: ho ricevuto per tutta la settimana una telefonata ogni giorno alle 14 da una signorina del servizio clienti Fastweb per valutare un’offerta commerciale estremamente vantaggiosa nella linea della mia locanda. Le ho spiegato che ne avrei parlato con i miei soci anticipandole che sarebbe stato difficile accettare per un motivo che vi lascio intuire più avanti.

Oggi l’ultima chiamata.

Signorina: buongiorno, sono della direzione commerciale Fastweb (ndr: quindi non call center ma una vera “tosta”), nei giorni scorsi è stato chiamato da una mia collega per valutare un’offerta…ha deciso?

Io: si, finalmente sono riuscito a parlarne con i miei soci e abbiamo deciso di non accettarla

Signorina: Ah…e come mai? Le posso chiedere la motivazione?

Io: io e i miei soci abbiamo valutato che è troppo rischioso. Per la linea ADSL ci siamo rivolti a voi durante l’apertura della nostra attività e ci avete fatto credere per 4 mesi di riuscire ad attivarla. E’ stato un disservizio non da poco perchè abbiamo dovuto aprire l’attività senza numero telefonico e alla fine siamo ovviamente passati a Telecom che ha attivato tutto in meno di due settimane.

Signorina: ah ma le zone non sono tutte uguali…Se è rimasto scontento per un altro numero non significa che accadrà lo stesso su questo

Io: sto parlando della stessa identica linea, infatti avevo scelto voi perchè a Bologna – per la mia linea di casa – non ho avuto assolutamente problemi…

Signorina: ma quanto tempo fa è successo questo problema di attivazione?

Io: circa un anno fa

Signorina: le cose cambiano! E’ passato del tempo, ora non ci sono problemi, magari all’epoca non si poteva attivare, invece ora si!

Io: spero di no perchè è stato garantito prima dal commerciale (ndr: e come potrebbe essere altrimenti ;)) e poi dai diversi operatori del servizio clienti (30? 40?) che ho sentito a giorni alterni durante quegli splendidi mesi che ogni giorno mi garantivano la chiamata di un tecnico per l’attivazione entro i due giorni successivi. Le preciso che ancora oggi non ho capito quale fosse il problema e che non ci ha mai chiamato nessuno da Fastweb per motivare la cosa o scusarsi

Signorina: quindi lei non si fida di me? Mi sta dando della bugiarda?

Io: assolutamente no, non ho sfiducia in lei ma nell’azienda e visto che ora non ho problemi non vorrei andarmene a cercare di nuovi!

Signorina: se lei è malfidato non ho nulla da aggiungere, è stato gentilissimo lo stesso

Io: io si

Organizzarsi è bene, con gli strumenti giusti è meglioOrganizzarsi è bene, con gli strumenti giusti è meglio

Al crescere dei progetti professionali e personali, delle e-mail, delle persone con cui restare in contatto e – banalmente – di tutte le cose da fare e le varie scadenze da non mancare, è sempre più difficile riuscire a portare tutto a termine, bene e in tempo; in particolare se non si ha un valido metodo per organizzarsi.

Io uso già da un po’ il sistema GTD di David Allen, diventato abbastanza famoso negli ultimi anni e devo dire di averne tratto molti benefici. Parlerò in altri post dei diversi aspetti interessanti di questo metodo piuttosto semplice da comprendere ed applicare e se usato con attenzione può essere molto potente e risolutivo.

Oggi volevo semplicemente segnalare uno strumento interessante che ho scoperto recentemente: si chiama Evernote e serve per la gestione di note (testo, audio ed immagini) tramite tool che si possono installare su PC, Mac, Linux ed iPhone e ovviamente anche tramite un’interfaccia Web (precondizione necessaria e sufficiente per essere scelto da me :)). Nel mio caso sto utilizzando Evernote per gestire tutto il flusso della metodologia GTD ma potete ovviamente farne l’uso che vi sembra più appropriato.

In precedenza ho utilizzato Google Notebook e Zoho Notebook. Il primo è sicuramente un ottimo prodotto ma non è più supportato da Google mentre il secondo è meno intuitivo e manca di una funzionalità fondamentale: la ricerca!

Per concludere: con Evernote posso lavorare sulle mie note sia sul PC che sul Mac tramite un’applicazione molto immediata. Se sono in giro posso controllare ed aggiornare ogni cosa via web ed ho accesso ai dati anche dal mio iPhone. Tutto viene automaticamente sincronizzato da Evernote online in modo da avere sempre dati in tempo (quasi) reale sui diversi device.

Reblog this post [with Zemanta]

Al crescere dei progetti professionali e personali, delle e-mail, delle persone con cui restare in contatto e – banalmente – delle cose da fare e delle varie scadenze da non mancare, è sempre più difficile riuscire a portare tutto a termine, bene e in tempo; in particolare se non si ha un valido metodo per organizzarsi.

Io uso già da un po’ il sistema GTD di David Allen, diventato abbastanza famoso negli ultimi anni e devo dire di averne tratto molti benefici. Parlerò in altri post dei diversi aspetti interessanti di questo metodo piuttosto semplice da comprendere ed applicare e se usato con attenzione può essere molto potente e risolutivo.

Oggi volevo semplicemente segnalare uno strumento molto utile che ho scoperto recentemente: si chiama Evernote e serve per la gestione di note (testo, audio ed immagini) tramite tool che si possono installare su PC, Mac, Linux ed iPhone e ovviamente anche tramite un’interfaccia Web (precondizione necessaria e sufficiente per essere scelto da me :)). Nel mio caso sto utilizzando Evernote per gestire tutto il flusso della metodologia GTD ma potete ovviamente farne l’uso che vi sembra più appropriato.

In precedenza ho utilizzato Google Notebook e Zoho Notebook. Il primo è sicuramente un ottimo prodotto ma non è più supportato da Google mentre il secondo è meno intuitivo e manca di una funzionalità fondamentale: la ricerca!

Per concludere: con Evernote posso lavorare sulle mie note sia sul PC che sul Mac tramite un’applicazione molto immediata. Se sono in giro posso controllare ed aggiornare ogni cosa via web ed ho accesso ai dati anche dal mio iPhone. Tutto viene automaticamente sincronizzato da Evernote online in modo da avere sempre dati in tempo (quasi) reale sui diversi device.

Reblog this post [with Zemanta]

Ragionare in ottica “by product”

Oggi mi è tornato in mente un post di Jason Fried letto il mese scorso sul blog della 37signals, di cui è socio fondatore. Parla della teoria del by product con alcuni esempi di loro importanti prodotti che sono emersi dallo sviluppo di applicazioni web. Primo tra tutti è Ruby On Rails, il famoso framework di sviluppo web basato sul linguaggio Ruby, creato da David Heinemeier Hansson (anche lui attuale partner 37signals)  durante lo sviluppo di Basecamp.

Consigliando la lettura dell’articolo intero, cito un paragrafo particolarmente significativo:

When you make something you make something else. Just like they say you can not not communicate, you can not not make something else. Everything has a by-product. Observant and creative entrepreneurs spot these by-products and see opportunities.

La sostanza è che quando si ha un’idea, anche se sembra che risolva un problema specifico, forse è possibile estrarne un nucleo utile ad altri settori, utile alla risoluzione di problemi diversi che possono però condividere la stessa piattaforma tecnologica o framework. Per legarmi a quanto dicevo nell’ultimo post: un esempio potrebbe essere di pensare ad una soluzione web generica che possa essere applicata in tanti siti verticali.

A mio avviso questo è particolarmente importante per i piccoli imprenditori e professionisti, che possono trarre maggiori vantaggi dal doversi concentrare su singoli progetti – piccoli o grandi che siano – da cui estrarre una o più componenti riusabili e rivendibili. 🙂

Stay tuned!

Reblog this post [with Zemanta]